domenica 3 febbraio 2008

Beati

Beato il cuore che fa spazio a tutti dentro di sé
e trova sempre al suo interno un angolino libero
per l'ultimo che arriva.

Beato il cuore che non riesce a chiamare estraneo
anche il più diverso,
ma vive l'accoglienza come legge fondamentale,
perché questo è il Vangelo.

Beato il cuore che vive un continuo "Eccomi" agli altri,
a Dio e a stesso: crescerà fino alla pienezza.

Beato il cuore che si fa solidale nella verità
con tutti e ciascuno,
in ogni situazione, nella buona e nella cattiva salute:
sarà artefice della civiltà dell'amore.

Beato il cuore che non è gonfio di sé,
non si vanta, non manca di rispetto:
sarà beato perché perdendo se stesso si ritrova.

Beato il cuore che si compiace della verità,
della giustizia e della purezza:
sarà specchio di Dio e città sul monte.

Beato il cuore che si lascia compromettere
dalla sofferenza degli altri
ed offre solidarietà, asilo, speranza:
realizzerà l'unità dei fratelli.

Beato il cuore che non conosce il colore della pelle
o la diversità delle lingue,
ma solo il linguaggio degli occhi, del sorriso,
del volto e della luce di Dio: sarà rigeneratore di speranza.

Beato il cuore che vive l'attenzione agli altri,
la generosità, l'autenticità della vita e una presenza operosa:
sarà costruttore del Regno di Dio.

Beato il cuore mite e umile, perché sarà
una nuova incarnazione del Cuore di Cristo.

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